Tolkien all’università: convegno a Macerata
Siamo lieti di annunciare un passo davvero importante per la nostra attività culturale: avremo modo di compartecipare nientemeno che a un convegno universitario, nato dalla nostra collaborazione con Tolkien nelle Marche, I Cavalieri del Mark e l’Unimc / Università degli Studi di Macerata assieme ai suoi docenti. L’obiettivo primario è quello di trattare nella sede più opportuna per un grande classico letterario i grandi temi principali che esso tratta, primo fra tutti il problema delle traduzioni e il ruolo delle lingue nel quadro complessivo dell’opera. Ce ne parla colui al quale si deve gran parte del lavoro preparatorio, Giuseppe Scattolini.
Il titolo migliore che si potrebbe dare a questa iniziativa che sto per presentare ai Tolkieniani di tutta Italia è “un convegno a lungo atteso”.
Nel nostro paese abbiamo cinquant’anni di storia tolkieniana alle spalle. Anche qualcosa di più, se contiamo il, purtroppo fallito, progetto di Astrolabio del 1967. Staremmo qui oggi a raccontarci una storia molto diversa se non fosse stata proprio Rusconi, casa editrice identificata con la destra italiana dell’epoca, a prendere in mano le redini delle pubblicazioni di Tolkien: questo nel 1970 polarizzò molto la lettura e i lettori di Tolkien. La stessa storia d’Italia è vittima di questa polarizzazione in quanto è stata divisa al suo interno per più di quarant’anni dalla cortina di ferro: recentemente abbiamo festeggiato e ricordato la caduta del muro di Berlino del 1989, ma dobbiamo chiederci di nuovo oggi se quel muro sia davvero caduto anche nelle nostre menti e nei nostri cuori. Penso che, a partire dai commenti e dal clamore suscitato dalla nuova traduzione de Il Signore degli Anelli: la Compagnia dell’Anello di Ottavio Fatica, ciascuno possa dare una sua risposta a questo interrogativo.
La verità è che il popolo tolkieniano italiano, il popolo dei Tolkieniani Italiani, ha fame e sete di un dibattito critico, apolitico e scientifico su Tolkien. Non solo sulla nuova traduzione di Fatica: essa è transeunte. Entro qualche anno Il Signore degli Anelli potrebbe avere tante traduzioni quante ce ne sono oggi per gli altri grandi classici della letteratura. Ciò che noi dobbiamo invece favorire è la nascita di un grande dibattito scientifico su tutte le opere di Tolkien, affinché le future generazioni studino il Professore di Oxford e Leeds nelle riduzioni cinematografiche, attraverso le traduzioni, come grande autore della letteratura inglese e classico della letteratura mondiale, come filosofo, come teologo, come persona, come cattolico, come linguista, come filologo. Questo perché le nuove generazioni leggano e studino Tolkien in lingua originale ed al fine della formazione di traduttori che conoscano i testi così bene da fare non una, ma dieci nuove traduzioni di Tolkien, in cui tuttavia traspaia l’amore e la conoscenza del testo e dell’autore. Questo significa preparare una nuova generazione di traduttori, oltre che di filologi e studiosi e critici accademici di livello universitario specializzati su Tolkien e sui suoi testi.
Questa è la verità, l’intento e l’obiettivo consapevole che ha questo convegno all’università di Macerata organizzato dai Tolkieniani Italiani in collaborazione con le due associazioni dei Cavalieri del Mark e della Società Tolkieniana Italiana, nonché l’università stessa: affinché non si possa più dire che esistono fazioni e tifoserie con ideologie preconcette nel mondo tolkieniano, ma conti solo il dibattito scientifico.
Questo sarà il primo convegno tolkieniano in Italia in cui il mondo associazionistico dialoga con quello universitario, alla scoperta di tanti accademici e professori innamorati di Tolkien. Sarà anche un convegno accreditato: gli studenti di tutto il dipartimento di studi umanistici di Macerata potranno ottenere crediti universitari con Tolkien, grazie ai quali arriveranno alla laurea. Questa sarà solo la prima di molteplici iniziative annuali con le università che i Tolkieniani Italiani hanno intenzione di portare avanti. È un’iniziativa, tra l’altro, molto diversa dal seminario sulle lingue inventate di cui abbiamo avuto recentemente notizia dall’università di Torino: ivi si parlerà in generale di lingue inventate e Tolkien verrà, come usualmente viene fatto, accostato ad altri inventori di lingue, che tuttavia non hanno fatto un lavoro filologico, linguistico-storiografico, filosofico e teologico legato alle lingue come il suo. La nostra proposta è più completa ed, a parer nostro, più adeguata a Tolkien, in quanto lo fa valere per sé e non nel contesto solito in cui viene inserito del fantasy o della fantascienza.
Alcuni relatori del convegno sono noti al mondo tolkieniano, altri meno, ma li presenteremo più avanti. Per ora ecco il programma completo dell’evento, che sarà trasmesso integralmente in diretta sulla web radio La Voce di Arda:
4 dicembre
15.00 – 15.30 saluti iniziali
15.30 – 16.00 Maurizio Migliori – Un capolavoro rifiuta una lettura unilaterale
16.00 – 16.30 Francesca Raffi – La Compagnia dei Traduttori: Le lingue di Tolkien sullo schermo tra sottotitoli e doppiaggio
16.30 – 17.00 dibattito
17.00 – 17.15 pausa caffè
17.15 – 17.45 Anton Giulio Mancino – Le compagnie cinematografiche degli Anelli
17.45 – 18.15 Diego Poli – L’invenzione linguistica in Tolkien
18.15 – 19.00 dibattito
5 dicembre
(mattino)
9.00 – 9.30 Francesca Chiusaroli – Contro l’arbitrarietà: un’idea di glottopoiesi in A secret vice di Tolkien
9.30 – 10.00 Gianluca Comastri – La subcreazione linguistica di Tolkien; tra filologia, invenzione e ricostruzione
10.00 – 11.00 dibattito
11.00 – 11.15 pausa caffè
11.15 – 11.45 Marco Respinti – 25 marzo T.E., la distruzione dell’Unico Anello
11.45 – 12.15 Andrea Ghidoni – «À propos di ciuffolotti»: leggende medievali e legendarium nell’epistolario di J. R. R. Tolkien
12.15 – 13.00 dibattito
(pomeriggio)
15.00 – 15.30 Vittoria Alliata di Villafranca – Tradurre e non tradire: il rispetto filologico e spirituale di un autore
15.30 – 16.00 Oronzo Cilli – Prima de Lo Hobbit: Tolkien l’esperantista
16.00 – 17.00 dibattito
17.00 – 17.15 pausa caffè
17.15 – 17.45 Davide Gorga – Realtà è Fiaba. L’uomo come sub-creatore
17.45 – 18.15 Luisa Paglieri – Tom Bombadil e il suo linguaggio
18.15 – 19.00 dibattito
6 dicembre
9.00 – 9.30 Martina de Nicola – Memoria passata e memoria attualizzata nelle opere di J.R.R. Tolkien
9.30 – 10.00 Luca Manini – La parola come argine al caso: William Morris e J. R. R. Tolkien
10.00 – 11.00 dibattito
11.00 – 11.15 pausa caffè
11.15 – 11.45 Chiara Nejrotti – Simbolo e allegoria in Tolkien. Una possibile chiave interpretativa
11.45 – 12.15 Greta Bertani – La battaglia del campo orientale: commistioni di elementi classici e cattolici nel giovane Tolkien
12.15 – 13.00 dibattito conclusivo
Partecipano al dibattito: Chiara Bertoglio, Costanza Bonelli, Francesca Montemagno e Giovanni Carmine Costabile.
Il convegno si terrà presso la Aula A Shakespeare della sede didattica “G. Tucci” dell’università di Macerata in via Cavour, 2.