Minas Tirith, uscito il nuovo numero

La rivista prodotta ed edita a cura della Società Tolkieniana Italiana giunge al suo ventiseiesimo numero ancora praticamente fresco di stampa, essendo uscito lo scorso giugno: ve lo presentiamo come gradevole lettura estiva, in vista dei molti appuntamenti di rilievo in programma da fine agosto in poi.

Il volume è dedicato all’anniversario consumatosi quasi un anno fa, il 2 settembre 2023, vale a dire il cinquantenario della morte di John Ronald Reuel Tolkien. Pertanto, i contenuti offrono una selezione dei temi più sentiti tra gli appassionati: dall’accoglienza italiana delle opere del Professore ai riferimenti principali che si possono cogliere nelle sue narrazioni, dalla sempre intrigante sfida delle traduzioni al fascino delle lingue della Terra di Mezzo, senza trascurare l’immenso amore per la natura che ha sempre contraddistinto la vita e il pensiero del grandissimo autore.

Dall’editoriale di Alessandro Stanchi:

Nonostante la corsa da parte di tutti i media italiani a commemorare (quelle che, secondo la loro vulgata, furono) la vita e l’eredità di Tolkien, poche sono state, in realtà, le voci sincere che hanno voluto celebrare la figura di un genio dell’umanità in quanto tale, parlando unicamente della sua opera, e non sperticandosi in fantomatiche appartenenze a movimenti politici di nascita novecentesca. Più numerose, invece, sono state le chiacchiere partigiane sulla sua presunta inclinazione politica, un ritornello che si ripete puntuale da decenni a questa parte, e che interessa ai suoi promotori solo come ennesimo campo dove cercare di ottenere una qualche forma di predominanza nel dominio cognitivo dei media: da troppi anni Tolkien è oggetto, anzi, campo di battaglia di una lotta tutta italiana, iniziata da una parte politicizzata che, non accortasi minimamente della grandezza del personaggio all’indomani della prima traduzione in Italia, ma, anzi, avendolo denigrato come scrittore di storielle per bambini alto-borghesi, sta tentando di recuperare il tempo e lo spazio perduto cercando di tirare per la giacca il pensiero profondo del vate di Oxford, finendo per auto-rappresentarsi come quella macchietta dei film della commedia italiana anni 1970 che, non avendo capito nulla da principio, voleva far poi credere di essere stato il primo a capire. Tutto questo per dire (e per sottolineare e marchiare a fuoco) che questo anniversario, come tutti quelli passati e futuri, è proprietà morale esclusiva unicamente di coloro che hanno fin da subito apprezzato il Tolkien scrittore e filosofo, studioso e aedo moderno, e non di chi, dopo anni, ha cercato, e cerca in tutti i modi, di attaccargli un’etichetta politica, nell’intento di mascherare il fatto che si fosse sbagliato a giudicarlo come un intrattenitore per bambini un po’ benestanti. Si cerca di mascherare l’insipienza passata con l’invasione mediatica, ma il gioco non funziona, e gli inganni vengono presto alla luce, come insegna il Professore”.


Periodico semestrale della Società Tolkieniana Italiana

Direttore responsabile: Gianfranco De Turris

Responsabile di redazione: Alessandro Stanchi

Illustrazione in copertina di Francesco Bisaro

Editore “L’Arco e la Corte “ – Bari – Per l’acquisto dalla pagina www.arcoelacorte.it oppure inviando una richiesta via mail a ordini @ arcoelacorte . it


Sommario

Editoriale di Alessandro Stanchi, 5

Premessa – Teatrino Tolkieniano di Gianfranco de Turris, 9

Teatrino Tolkieniano di Gianfranco de Turris, 11

Unde malum? L’origine del male nelle prime pagine del Silmarillion di Luigi Pruneti, 21

Gli alberi di J.R.R. Tolkien di Paolo Paron, 41

L’Albero delle lingue della Terra di Mezzo, una rivisitazione di Gianluca Comastri, 45

La spartizione della Compagnia, ovvero Tradurre Tindrock di Giovanni Carmine Costabile, 59

Tolkien e Dante: una porta sull’infinito di Manuel Massimiliano La Placa, 83

Sull’etimologia del Quenya quenta di Davide Pinna, 91

Recensioni, 95