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2 settembre 1973 – 2 settembre 2023: saluto al Professore

Note biografiche

Cinquant’anni fa il mondo salutava John Ronald Reuel Tolkien.

In questi cinquant’anni, in particolare negli ultimi trenta, moltissimo si è scritto sulla sua figura e sulla sua produzione letteraria: nel nostro piccolo, da quando ci siamo costituiti, abbiamo indetto un numero imprecisato di momenti di commento, approfondimento, divulgazione e divertimento partendo dall’inestimabile corpus letterario che ha lasciato in dono al mondo intero.

Non sarà dunque necessario, proprio oggi, aggiungere altro. Per chi ancora non lo avesse fatto, naturalmente suggeriamo di dare una scorsa alla sua biografia (qui) e a un estratto della sua bibliografia italiana (qui): ma oggi riteniamo che il modo più emozionante di celebrare questa ricorrenza è di parlarne assieme. Lasciateci dunque un’impressione, una suggestione, un vostro pensiero sui nostri canali social (naturalmente, per chi vi è iscritto):

Saremo lieti di collezionare i vostri pareri e di interagire con voi, come sempre, in attesa di rivederci nei prossimi appuntamenti sul territorio!

Annunciata nuova edizione delle Lettere

La casa editrice HarperCollins ha annunciato l’uscita di una nuova edizione della raccolta di lettere di J.R.R. Tolkien! I contenuti sono stati riveduti e ampliati inserendo oltre 150 lettere inedite, forma di comunicazione di cui il Professore è stato un vero e proprio cultore. Nel corso degli anni egli ne scrisse infatti una vera messe, tra quelle indirizzate ai suoi editori, ai membri della sua famiglia, agli amici, senza escludere i suoi lettori, ai quali più volte rispose con chiarimenti e lunghe spiegazioni riguardo a vicende e circostanze di cui nulla si sapeva dopo la pubblicazione de Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli – e che videro poi la luce anni più tardi, quando uscirono i volumi della History of Middle-earth.

Una prima selezione dalla corrispondenza di Tolkien uscì nel 1981, dovuta all’opera del biografo ufficiale di Tolkien Humphrey Carpenter che si avvalse dell’assistenza di Christopher Tolkien. Dalla scheda dell’opera rilasciata dall’editore apprendiamo che:

In questa edizione rivista e ampliata di The Letters of J.R.R. Tolkien, è stato possibile risalire ai dattiloscritti e alle note originali degli editori, ripristinando più di 150 lettere che erano state asportate esclusivamente per ottenere quella che allora era considerata una “lunghezza pubblicabile” e presentare il libro come originariamente previsto.

Secondo le prime anticipazioni i materiali di questa nuova edizione

non solo comprendono nuove informazioni sulla Terra di Mezzo, come il riassunto della trama dell’intero Signore degli Anelli di Tolkien e […] dei suoi “Racconti dei Tre Ere’, ma anche tanti spunti sull’uomo e sul suo mondo. Inoltre, questa nuova selezione intratterrà chiunque apprezzi l’arte di scrivere lettere, di cui J.R.R. Tolkien era un maestro.

Il volume, stando a quanto appare su Amazon, è atteso per il 9 novembre 2023.

Esce il n° 25 di Minas Tirith

La rivista prodotta ed edita a cura della Società Tolkieniana Italiana, la prima di respiro accademico incentrata su J.R.R. Tolkien e il fantastico in generale, è disponibile nella sua nuova uscita: la serie tocca, con questa pubblicazione, i 25 numeri da quando lanciammo questa ormai storica “testata”.

Questo numero speciale ospita la traduzione del numero 70 della rivista francese Nouvelle Ecole, uscito nel 2021 e interamente dedicato al celebre scrittore inglese. La pubblicazione è stata resa possibile grazie alla disponibilità del direttore della rivista, Alain de Benoist, che ringraziamo vivamente insieme con gli autori del fascicolo. Il volume, tutto a colori, propone i più recenti saggi e studi storico-letterari su tematiche tolkieniane, abbracciando anche altre discipline come le arti visive, la filologia e l’antropologia del folklore: il curatore è Alessandro Stanchi.

Dall’editoriale, sempre di Alessandro Stanchi:

Sono passati alcuni mesi dalla pubblicazione e distribuzione del pri- mo numero del nuovo corso di Minas Tirith, e chi scrive sente il piacere, più che il dovere, di ringraziare i numerosi lettori che hanno salutato con entusiasmo la nostra proposta editoriale: non solo i nostri colleghi e amici Soci della Società Tolkieniana Italiana (S.T.I.), che sono il nostro primo pubblico di riferimento; ma anche tutti coloro che hanno letto una copia del primo numero della rivista, senza essere necessariamente iscritti alla STI, e che ci hanno comunicato il loro apprezzamento per la qualità degli autori e degli interventi pubblicati (tanto che alcuni si sono anche iscritti, andando ad aumentare la platea “ufficiale” delle nostre attività).

Il secondo numero di Minas Tirith ospita saggi ed articoli tratti dallo speciale su Tolkien della rivista francese Nouvelle Ecole, con la lingua nelle opere di Tolkien come uno tra i temi principali del corpus di scritti”.

Dall’introduzione di Alain De Benoist:

“Tolkien ha pubblicato relativamente poco durante la sua vita. Quando, nel 1937, esce Bilbo lo Hobbit, il cui enorme successo lo sorprende e ad- dirittura lo infastidisce (è solo su richiesta del suo editore che continuerà sulla stessa linea), non è noto che per un saggio su Beowulf, il grande poema epico anglosassone composto tra la prima metà del VII secolo e la fine del primo millennio, che lo ha reso uno specialista riconosciuto di let- teratura medievale. La sua vera passione sono le lingue. Ne imparerà varie decine e ne creerà quasi altrettante egli stesso (il quenya, le lingue elfiche, il quendiano primitivo, il valarin, l’eldarin, il sindarin, l’entese, la lingua dei Nani, ecc.), concependo le sue storie come il contesto per utilizzarle, da cui l’orientamento risolutamente filologico della sua letteratura, dove la creazione linguistica funge da invenzione musicale.

Alcuni commentatori hanno scorto ne Il Signore degli Anelli un’opera «fondamentalmente cattolica». Quest’affermazione è piuttosto esagerata. Tolkien aveva ereditato dalla madre un’incontestabile fede cattolica, pro- veniente dal Movimento di Oxford, a quei tempi difficile da professare in un ambiente anglicano, e vi è rimasto fedele per tutta la vita. Tuttavia, si cercherebbe con fatica nei suoi libri temi attinti direttamente alla teologia cristiana. Il suo universo attinge piuttosto alle fonti immemorabili di un paganesimo che ha sempre fatto prevalere le immagini sui concetti. In Tolkien, l’elemento religioso è, del resto, assorbito dal simbolismo. Non utilizza neanche una volta la parola «Dio» (nel Silmarillion, la creazione del mondo è solamente attribuita a un essere supremo dai nomi elfici di Ilúvatar «Padre di tutto» e di Eru «Unico», che non interviene mai nei destini dei personaggi). Ciò che voleva J.R.R. Tolkien, infatti, era dare agli inglesi un «mito vero» che fosse ad essi proprio, analogo a ciò che fuil Kalevala di Elias Lönnrot per i finlandesi. «Avevo l’idea, dirà nel 1951, di creare un insieme di leggende più o meno correlate, che andassero dal grandioso e cosmogonico al racconto di fate dei romantici». Per fare ciò, fece ricorso alle grandi opere medievali, alle Eddas, alle saghe scandina- ve, ma anche all’Iliade e all’epopea di Gilgamesh, e persino alle leggende celtiche e arturiane”.


Periodico semestrale della Società Tolkieniana Italiana

Direttore responsabile: Gianfranco De Turris

Responsabile di redazione: Alessandro Stanchi

Illustrazione in copertina di Cinzia Zonta

Traduzione di Federico Nacci

Editore “L’Arco e la Corte “ – Bari – Per l’acquisto dalla pagina www.arcoelacorte.it oppure inviando una richiesta via mail a ordini @ arcoelacorte . it


Sommario

Editoriale di Alessandro Stanchi, 7

Prefazione di Gianfranco de Turris, 9

Introduzione di Alain de Benoist, 13

Dalle radici ai rami di Onfroy Charpentier, 17

Tolkien il filologo e la «Res germanica» di Armand Berger, 23

All’origine delle lingue elfiche: primi quendiani e proto-indoeuropei di Damien Bador, 45

Alberi delle lingue elfiche secondo diverse concezioni successive di J.R.R. Tolkien di Jérôme Sainton, 61

Tolkien e la questione della tecnica di Walter Aubrig, 75

La “Biblioteca” francese di J. R. R. Tolkien di Oronzo Cilli, 91

Bibliografia di John Ronald Reuel Tolkien (1910-2021) di Armand Berger, 109

Lettera a Nordal, 20 agosto 1933, 151

Gli autori del dossier, 159

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Tolkien Reading Day 2023: Viaggio e Avventura

Anche per quest’anno la Società Tolkieniana promuove il Tolkien Reading Day, nel giorno in cui si dedica un momento per leggere o rileggere il proprio passo preferito delle opere del Professore.

Il tema scelto dalla Tolkien Society per il 2023 è Viaggio e Avventura

Siamo a disposizione per dare supporto in tutti i modi in cui potremo a chiunque vorrà indire momenti di lettura, nei modi che l’attuale situazione ci permette. Vi invitiamo poi a dare notizia di come trascorrerete questa ricorrenza, condividendo le vostre foto o i vostri video o semplicemente annunciando quale passo avete scelto di leggere, in uno di questi canali:

Raccomandiamo, sui social network, di inserire l’hashtag #TolkienReadingDay per fare in modo che i vostri contributi entrino nel grande flusso mondiale di testimonianze in onore del Professore.

Dal momento che le principali opere tolkieniane sono letteralmente basate su viaggi avventurosi, la scelta (come con il tema dello scorso anno) è davvero amplissima: dagli Hobbit che loro malgrado attraversano la Terra di Mezzo in una missione determinante per la salvezza del mondo, agli Elfi che fin dai primi tempi della loro comparsa in Arda spostano intere stirpi da un continente all’altro e attraverso il Mare, agli Uomini con le loro migrazioni alla ricerca di terre sicure dalle minacce dell’Oscurità, all’epopea dei Nani costretti ad affrontare durissime prove per recuperare le loro dimore e i loro averi.

Noi onoreremo questa ricorrenza in un momento di letture e commenti presso la biblioteca comunale sita in via IV Novembre 1 a Tavazzano con Villavesco, comune in provincia di Lodi (LO), dove Gianluca Comastri sarà presente come nostra rappresentanza e per raccogliere tutte le testimonianze e i contributi di chi ci farà dono della sua compagnia in questo appuntamento collettivo.

Per qualsiasi richiesta di supporto per organizzare la vostra lettura non esitate a contattarci all’indirizzo silmaril@tolkien.it

Buon giorno di letture tolkieniane a tutti!

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Un nuovo anno insieme, con Tolkien

Come ad ogni inizio del nuovo anno, per chi ama Tolkien e le sue opere si profila il tradizionale appuntamento in cui unirsi simbolicamente (e, anche grazie ai social, in tutto il mondo!) in onore di un uomo e autore, al quale rinnoviamo tutta la nostra gratitudine per averci elargito un dono inestimabile come la Terra di Mezzo – oltre a tutta la sua prodigiosa produzione letteraria.

Pertanto anche quest’anno, il 3 gennaio, accogliamo l’invito della Tolkien Society a partecipare alla tradizione dell’annuale Tolkien Birthday Toast, ricordando il compleanno di J. R. R. Tolkien. Il lietissimo evento è datato 3 gennaio 1892, dunque quest’anno ne ricorre il 131° anniversario: un numero specialissimo, che tutti gli appassionati riconosceranno come l’età di Bilbo Baggins allorché si imbarcò ai Porti Grigi per il suo ultimo, straordinario viaggio verso le Terre Immortali.

Il “cerimoniale” del Toast ormai non dovrebbe più riservare sorprese: a beneficio di chi si accostasse per la prima volta a questa piacevole usanza, tuttavia, ci premuriamo di riassumerne i punti salienti. Le “regole” da seguire sono davvero poche e semplici:

  1. Alle 21:00 ora locale del 3 gennaio, ci si alza in piedi:
  2. si leva un calice (o bicchiere, o qualsivoglia recipiente per bere!) della propria bevanda preferita, a scelta: non è necessario che sia alcolica;
  3. si pronuncia la formula “Al Professore”! Per chi vuol seguire pari pari la dicitura inglese The Professor! si può optare per il letterale “Il professore!”;
  4. si beve un sorso della propria libagione, dedicandolo a Tolkien;
  5. Ci si siede nuovamente, o comunque si riprende a godersi il ​​resto della bevuta, magari condividendo i propri pensieri sulla magia delle opere tolkieniane – può essere anche un’ottima occasione per (ri)leggere qualche pagina delle proprie predilette.

Se vorrete inviare un’istantanea fotografica dei momenti prima, durante e dopo il brindisi sui nostri o sui vostri canali social, raccomandiamo di adoperare l’hashtag #TolkienBirthdayToast, in modo da rendere ancora più ampia la partecipazione a questo bel momento collettivo. Noi vi aspettiamo e, in attesa dei prossimi appuntamenti sul territorio (ci stiamo già lavorando! Appena possibile vi aggiorneremo), vi invitiamo a unirvi a noi e a iniziare da subito a conoscerci, approfittando anche della nostra rivista soci con la quale essere sempre informati sulle iniziative con cui proponiamo di vivere assieme gli immortali temi trattati nelle opere del nostro amato Professore.

Calendario 2023 a tema… in friulano!

Avvicinandoci al nuovo anno, tornano le proposte per un bel calendario illustrato a tema tolkieniano. Quella che ci piace di più viene dagli amici dell’associazione Aulùs, già noti per la loro attività di doppiaggio dei film de Il Signore degli Anelli in lingua friulana.

La loro idea per vivere un 2023 sotto il segno della nostra saga preferita si concretizza in un calendario interamente in friulano, rigorosamente a tema tolkieniano e illustrato da cima a fondo per accompagnarci mese dopo mese durante tutto il prossimo anno:  il Lunari Tolkienian 2023, che sarà disponibile da metà dicembre ma che si può già preordinare, del quale vediamo qui sopra l’anteprima del mese di maggio.

Per effettuare il vostro ordine, suggeriamo di andare direttamente alla pagina dedicata.

Per gli auguri di rito, l’appuntamento è fra qualche settimana!

A proposito di doppiaggio…

Società Tolkieniana Italiana e… doppiaggio? Può sembrare un accostamento forzato di due realtà prive di connessione, ma in effetti le cose stanno diversamente. Ai tempi dei primi tre film di Peter Jackson siamo stati coinvolti per offrire la nostra consulenza a dialoghisti e adattatori: oggi la storia si ripete, con la serie televisiva più chiacchierata (nel bene e nel male) di sempre.

Mercoledì 29 ottobre siamo stati ospiti di Roba da Doppiatori per una piacevolissima diretta sul tema “cosa fa un consulente per una serie TV?” Naturalmente il focus era su Gli Anelli del Potere: abbiamo parlato della nostra esperienza con l’adattamento italiano della prima stagione, nei limiti di quanto si può raccontare senza violare gli obblighi di riservatezza tuttora vigenti.

Qui la registrazione:

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Hobbiton 2022 a Pordenone il 3 settembre

Quest’anno torna l’appuntamento con la nostra festa a lungo attesa! Dopo la pausa forzata per la nota situazione che ha consigliato lo stop agli eventi dal vivo, siamo più che lieti di annunciare il ritorno di Hobbiton! Sebbene si tratti di un’edizione in formato ridotto rispetto alle nostre consuetudini, dato che il tutto si svolgerà nel corso di un’unica giornata il prossimo 3 settembre, è comunque bellissimo per noi poter dare questa splendida notizia.

Illustrazione di Paola Ramella

Questi i dettagli dell’iniziativa: la Società Tolkieniana Italiana, con il contributo del Comune di Pordenone e in collaborazione con un nutrito gruppo di enti e associazioni (il Palazzo delle Arti e del Fumetto del Friuli, Endas, i circoli culturali Drago Verde ed Eureka, le associazioni Aulùs e la Compagnia de’ Viaggiatori in Arme, il club Inner Circle, Eldalië e l’Arco e la Corte) attendono tutti gli amici e gli appassionati della Terra di Mezzo al PAFF! PALAZZO ARTI FUMETTI FRIULI, presso la Villa di Parco Galvani c/o Galleria Armando Pizzinato in Viale Dante 33 a Pordenone.

L’orario di apertura al pubblico sarà dalle 10 alle 20. All’interno del PAFF si svolgeranno le conferenze, ci sarà un’aula didattica dove l’APS Aulùs terrà delle lezioni sul doppiaggio rivolte ai bambini e ragazzi e verrà trasmesso su di un monitor il film “La Compagnia dell’Anello” doppiato in lingua friulana. Nel parco verranno allestiti dei tavoli per poter far giocare i visitatori a diversi giochi di ruolo, con ovviamente una particolare attenzione a Il Signore degli Anelli, a cura dell’associazione Inner Circle. Parteciperà inoltre “La Compagnia dei Viaggiatori in Arme”, che intratterrà i più piccoli allestendo lezioni di scherma in piena sicurezza. All’esterno sarà invece presente un’area dove non mancheranno esposizioni di libri e gadget a tema. Durante tutta la giornata ad allietare i presenti ci sarà all’esterno un sottofondo musicale a cura di Andrea Vittori.

La ciliegina sulla torta però sarà data dall’incontro con Francesco Vairano, storico direttore del doppiaggio dei sei film di Peter Jackson per le quali si avvalse del contributo della STI e in particolare di Paolo Paron: il maestro, dialogando con lo stesso Paolo Paron e Gianluca Comastri, ci delizierà con aneddoti e curiosità su come si adatta per il grande schermo un’opera complessa quale quella di J.R.R. Tolkien.

Questo il programma delle conferenze, per le quali è previsto l’ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili:

MATTINA

10,00 Inaugurazione alla presenza delle autorità
10,30 Tolkien e la Terra di Mezzo: rifugio e stimolo per i giovani di tutte le età
– Paolo Paron
11,00 Tolkien in Friulano, emozioni e difficoltà
Presentazione della rivista e dell’associazione Aulùs
11,30 Minas Tirith
Alessandro Stanchi presenta il nuovo numero della rivista della Società Tolkieniana
12,00 Da “Il Signore degli Anelli” a “Gli Anelli del Potere”
– Paolo Paron e Gianluca Comastri incontrano Francesco Vairano

Pomeriggio
15,30 Tolkien e Dante: una porta sull’Infinito
Manuel Massimilano Laplaca
16,30 Colui che raccontò la Grazia. Una rilettura de Il Signore degli Anelli di J.R.R Tolkien
– Mauro Toninelli
17,30 Le lingue della Terra di Mezzo
Gianluca Comastri

The Fall of Númenor, nuovo libro di Tolkien

HarperCollins, la nota casa editrice internazionale che detiene i diritti per la pubblicazione delle opere di Tolkien in Europa e in Canada, ha annunciato nella notte l’uscita di un volume interamente dedicato alla Seconda Era della Terra di Mezzo. La caduta di Númenor (The Fall of Númenor), questo il titolo dell’opera, è curato dallo scrittore ed esperto di Tolkien Brian Sibley con le illustrazioni dell’altrettanto celebre Alan Lee: l’uscita nelle librerie è prevista “a livello globale”, stando a quanto comunicato, nel mese di novembre di quest’anno – dunque a ruota della prima stagione della serie TV The Rings of Power.

Si tratta a tutti gli effetti di un libro di Tolkien: Sibley ha infatti compilato una raccolta dei vari testi originali che trattano della Seconda Era della Terra di mezzo, in modo da raccontarne per la prima volta l’intera storia in un unico volume: partendo dalla sezione “Il calcolo degli anni” nell’Appendice B a Il Signore degli Anelli, che per lunghi anni è stata l’unica risorsa genuina a disposizione dei lettori per documentarsi sulle vicende che precedono (e conducono a) la fine della Terza Era e la Guerra dell’Anello, il curatore ha passato in rassegna tutte le altre pubblicazioni postume curate da Christopher Tolkien in cui si narra dell’epopea dell’Isola della Stella. Una prima panoramica di queste vicende si ebbe infatti solo nel 1977 con la pubblicazione de Il Silmarillion, che contiene una storia più dettagliata e comprensiva dei passaggi che conducono agli eventi legati all’ascesa e alla caduta del regno insulare di Númenor, alla forgiatura degli Anelli del Potere, alla costruzione di Barad-dûr e all’ascesa di Sauron, fino all’epilogo che vide il Signore Oscuro sopraffatto dall’Ultima Alleanza di Elfi e Uomini.

Christopher Tolkien ha poi allargato ulteriormente la visuale sulla Seconda Era, con ulteriori approfondimenti, nei Racconti incompiuti di Númenor e della Terra di Mezzo edito nel 1980, per poi giungere alla maestosa History of Middle-earth negli anni seguenti, con cui molte altre vicende (non soltanto legate alla Seconda Era) sono finalmente giunte a conoscenza del grande pubblico degli appassionati delle opere firmate dal Professore di Oxford.

Sibley era già noto a questa platea, in quanto aveva curato una serie di volumi ispirati alle mappe della Terra di Mezzo a fine anni ’90, tutti illustrati da John Howe, per poi occuparsi delle guide ai film di Peter Jackson, sia relative alla trilogia de Il Signore degli Anelli che a quella de Lo Hobbit. Ora l’autore si cimenterà con gli scritti tolkieniani originali, organizzandone una curatela, a braccetto con un altro grandissimo e amatissimo illustratore.

Alan Lee, dal canto suo, ha ora l’opportunità di confrontarsi con le epoche che precedono le vicende della Terza Era – così come John Howe sta facendo in altro ambito, per la serie televisiva targata Amazon – e di esplorarne le atmosfere di grandiosità prima e di decadenza poi, che con la sua maestria saprà senz’altro rendere al meglio per stimolare una volta di più l’immaginario di tutti noi.

Non resta che darci appuntamento a novembre, per godere di un’altra ottima lettura dopo esserci immersi nell’affascinante rappresentazione visuale del primo capitolo della serie dedicata agli Anelli del Potere!

Serie Amazon e localizzazione italiana

Archiviato il lungo weekend grazie al quale si sono moltiplicate le occasioni per il Tolkien Reading Day (qui le nostre proposte per quest’anno), registriamo un aggiornamento inatteso giunto proprio lo scorso 25 marzo da Amazon Prime Video. Anche se pare che la cosa non abbia destato particolare interesse nell’ambiente tolkieniano nazionale, sui canali ufficiali della multinazionale che produrrà la serie televisiva ambientata millenni prima della Guerra dell’Anello sono comparse alcune citazioni dalle Appendici a Il Signore degli Anelli – che, come emerso a ridosso dell’uscita del teaser trailer, sono la fonte principale di riferimento per le sceneggiature:

Rifarsi a una consuetudine ormai consolidata come il Giorno delle Letture Tolkieniane è un’iniziativa, non scontata, con cui la produzione intende mostrare che il legame con le opere letterarie è comunque sentito, a prescindere dagli inevitabili adattamenti che non corrisponderanno a nulla di presente negli scritti (e dalle comprensibili reazioni che suscitano in quegli appassionati più determinati a sostenere il primato dell’integrità dei contenuti…): in secondo luogo, per quanto il primo teaser con i Versi dell’Anello recitati non fosse stato realizzato con doppiaggio internazionale, il secondo teaser ha invece reso evidenza degli adattamenti localizzati, tra cui ovviamente anche quello italiano. E, a sorpresa, l’adattamento ha compreso anche le citazioni in questione, come si può constatare dall’immagine elaborata da Tolkien Italia sul suo canale Facebook e gentilmente concessa per il nostro articolo.

Dei corrispondenti canali italiani, solo Twitter a quanto pare ha rilanciato con la versione localizzata di questi estratti – il che può essere uno dei motivi per i quali la notizia sinora ha circolato senza clamore, a prescindere dalle intenzioni strategiche del social media managing nostrano. Ma il testo è stato rivelatore di una curiosità che invece in molti avevano manifestato: vale a dire, quale versione del testo tradotto sarebbe stata utilizzata per l’adattamento e doppiaggio italiani. Chiaramente, gli spezzoni hanno permesso di identificare con chiarezza la traduzione in questione:

Come scrive Tolkien Italia sulla sua pagina Facebook:

le quattro grafiche promozionali di Prime Video Italia hanno evidentemente fatto ricorso alla storica traduzione di Vittoria Alliata di Villafranca. Le parole sono le medesime, unica eccezione è la seconda proposizione della quarta citazione: la traduzione di Alliata aveva rielaborato il passaggio discostandosi dalla costruzione originale, ed era impossibile riportarla nella grafica mantenendosi aderenti alla citazione originale scelta dal marketing della serie.

Nel secondo estratto compare la voce Luhun, per la quale Tolkien aveva riservato una nota nella sua Guide to the Names in The Lord Of The Rings redatta appositamente per i traduttori internazionali dell’opera. Essa recita:

Lune. An anglicised, that is a hobbit, version of Elvish Lhûn. It is thus an alien name, and should be retained in the language of translation, assimilated if required to its spelling of such a sound as [lūn].

Dunque il Professore suggeriva che, trattandosi di un nome elfico anglicizzato (anzi, “hobbitizzato”!), doveva comunque suonare decisamente straniero come pronuncia e forma, cercando di ottenere una specie di lun con la vocale decisamente allungata. Non è scorretto affermare che Vittoria Alliata rispettò alla lettera la disposizione, pur risultandone un toponimo originale diverso da quanto riportato nel testo inglese. Tale toponimo è rintracciabile nelle edizioni Rusconi e almeno in parte delle edizioni Bompiani de Il Signore degli Anelli, prima che fosse emendato nelle revisioni più recenti (nelle quali, contrariamente all’indicazione di Tolkien, era stato inserito direttamente il toponimo elfico Lhûn).

Il fatto che si sia scelto di non ricorrere alla nuova traduzione, qualunque sia il motivo, farà sicuramente discutere e andrà indigesto almeno a una parte del pubblico che legittimamente la preferisce. Il riserbo più totale attorno alla produzione non ci consente di azzardare ipotesi sui motivi che hanno orientato la scelta del testo. Ci auguriamo solo che la circostanza non causi un riacuirsi delle polemiche passate, incentrate sull’accoglienza del nuovo testo italiano voluto da Bompiani-Giunti: per il resto, come tutti, registriamo questo “fatto di cronaca” che riporta al centro dell’attenzione le pagine di Tolkien e attendiamo di vedere direttamente il nuovo prodotto Amazon per poter finalmente esprimere un parere circostanziato.